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Consigli per gli Sperperi

Ovvero: perché organizzarsi per gli acquisti vale la spesa

Veniamo subito al punto.
Soldi.
Denaro. Liquidi. Cash.
Fondamentalmente, cartacce con dei numeri sopra. Però cartacce che si possono scambiare con giochi da tavolo.
Da non credere. Tutte le volte che ci penso, resto sempre un po' scioccato. Insomma, chi mai vorrebbe dei tocchi di carta in cambio di preziosissimi giochi da tavolo (che, ironia, per la maggior parte sono pure fatti di carta)? Io no, ed è per questo che ho deciso di mettermi da questa parte qua della barricata (quella della gente furba) e di sfruttare il sistema.
Mi sono trovato un lavoro e mi sono fatto pagare in “soldi”. Me li danno una volta al mese, e appena li ricevo vado dal mio rivenditore di fiducia per farmi dare la mia dose di fustelle e dadi.
Tutto bellissimo. In teoria. Perché sì, insomma: dopo un po' di interazione con l'altra parte della barricata, ho scoperto che alla gente la cartaccia piace proprio tanto. Ma davvero tanto.
La mia confusione, manco a dirlo, non ha fatto che crescere.
Quindi mi sono trovato davanti ad un problema notevole: la carta che ho non è mai abbastanza per consentirmi di avere tutti i giochi su cui punto gli occhi (e a me piace puntare parecchio). Se anche come me siete degli “spendaccioni compulsivi”, come mi definiscono quelli lì, la realtà della cosa vi avrà randellato la testa più di una volta. Specialmente quando capita di trovarsi di fronte a situazioni dove la spesa diventa facile, come durante le fiere di settore. Prima o poi i soldi finiscono...
La soluzione più ovvia al problema sarebbe quella di contenersi o cercare di risparmiare di più. Ma, ovviamente, ambo le cose vanno contro la intima natura dilapidatoria del giocatore compulsivo.
In questo articolo, vi parleremo di alternative di spesa più interessanti con cui assecondare i vostri desideri ludici.

Giochi in negozio, giochi in fiera e giochi sulla Rete

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Si parte sempre dall'ovvio. Quindi, per prima cosa, tenete gli occhi bene aperti: spesso basta questo per trovarsi delle ottime occasioni davanti. Visitate tutti i negozi del settore. Iscrivetevi alle newsletter dei maggiori rivenditori. Spulciate siti come Amazon, eBay o Subito.it e, se non vi dispiace l'idea, setacciate tutti i mercatini dell'usato che trovate.
Fatto questo, siete pronti per il passo successivo: le fiere di settore.
Se avete letto il nostro articolo su ModenaPlay saprete già a cosa mi riferisco. Metri e metri quadrati di stand di rivenditori pronti a tutto pur di caricarvi di giochi. Novità offerte in sconto, gioconi scontatissimi e bundle di titoli che altrimenti si possono solo sognare. Molto spesso, queste manifestazioni hanno anche sezione riservate agli outlet, dove svendere fondi di magazzino e altri titoli fuori produzione e, qualche volta, ospitano delle sezioni usato dove è possibile per i visitatori scambiare con altri vecchie perle e doppioni. In queste occasioni, non è male dotarsi di un folto gruppo di amici per cercare di proporre direttamente ai negozianti qualche sconticino: molte volte, la prospettiva di un acquisto di massa è sufficiente per convincere a ridurre il prezzo di qualche copia.
Un'altra alternativa interessante è tenere d'occhio le serate sponsorizzate o a tema organizzate dalle associazioni ludiche come la nostra. Può capitare infatti che qualche volta un produttore o un distributore si offra di cedere del materiale di prova perché l'associazione lo possa mostrare a chi è interessato e, molto spesso, nelle stesse serate vengono offerti buoni o canali privilegiati per acquistare titoli a prezzi contenuti. Ottima cosa, soprattutto perché permette di evitare di disfarsi della cartaccia alla cieca, quando potrebbe essere dedicata a giochi più meritevoli.

Gruppi di Acquisto Solidale

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Un Gruppo di Acquisto Solidale, o GAS, è un associazione di persone che si riuniscono con l'obiettivo di interfacciarsi direttamente con i produttori e i distributori, bypassando la fase di rivendita, al fine di ottenere sconti per acquisti su vasta scala, opzione che altrimenti sarebbe preclusa ai membri presi singolarmente.
Esistono diversi GAS, e la maggior parte si possono trovare con poco sforzo rivolgendosi al motore di ricerca dei social network, specialmente di Facebook. Una buona parte di essi, invece, è organizzata direttamente dalle associazioni ludiche per i propri membri, dato che in genere uno degli scopi principali di questo genere di gruppi è quello di agevolare la diffusione del gioco da tavolo.
Le modalità con cui opera un GAS sono sempre le medesime. Viene fatta una proposta per l'acquisto in blocco di un certo titolo o titoli, dunque si radunano le adesioni degli interessati e, conclusasi questa fase, si chiede un preventivo. Poi, se l'acquisto effettivamente avviene, si fanno pervenire tutti i giochi in una singola sede e ci si organizza per la distribuzione.
Tutti i GAS hanno anche un altro tratto in comune: si va avanti con gli acquisti solamente se si riesce a raccogliere un numero minimo di aderenti. La cosa può essere problematica ad un livello organizzativo, perché generalmente questo significa interfacciarsi con i produttori per l'acquisto congiunto di svariate decine di titoli (spesso gli stessi) senza alcuna garanzia riguardo quanto vantaggioso sarà il prezzo che si potrà strappare. Ecco perché è bene non scoraggiarsi e restare uniti per raggiungere il numero critico: in casi come questi, più si è meglio è.
Una variante popolare dei GAS è quella riservata alle produzioni di crowdfunding come Kickstarter, per le quali di solito ci si organizza per ottenere più agevolmente non solo una notevole mole di titoli a basso prezzo, ma anche l'accesso a varianti speciali e riservate.

Math Trade e scambi programmati

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Potrebbe anche capitare che qualcuno dei vostri vecchi giochi vi sia venuto a noia, o che comunque vogliate disfarvene. In questo caso, esistono numerose iniziative che permettono ai giocatori di organizzarsi per sostituire i propri titoli non desiderati con altri.
Di uno di questi metodi, la Math Trade, abbiamo già parlato qualche tempo fa nel nostro articolo dedicato a BoardGameGeek. Si tratta di un metodo complesso di scambio su vasta scala, dove un algoritmo gestisce il flusso di titoli offerti e desiderati: in pratica, ciascun iscritto offre qualche titolo di cui si vuole disfare, indicando nel contempo quello che desidererebbe ricevere tra quelli offerti. In seguito, l'algoritmo stesso si occupa di calcolare quali giochi andranno a chi, secondo un sistema non uno-a-uno, ma circolare: in pratica, questo significa che chi partecipa non si vedrà necessariamente consegnare quello che desidera dalla stessa persona a cui cede i propri giochi. In questo modo, è molto più facile che a tutti capiti qualcosa che desidera.
Questo per quanto riguarda uno dei metodi di scambio più sofisticati che si possono trovare in giro, ma naturalmente esistono moltissime altre occasioni per uno scambio più tradizionale, faccia a faccia, con un singolo altro appassionato.
Anche in questo caso, sono i social network a farla da padrona: moltissimi gruppi dedicati si propongono di coordinare questo genere di scambi, possibilmente in sicurezza, per evitare frodi e tiri mancini da parte di giocatori poco onesti. Di fatto, si tratta di un'altra forma di mercatino dell'usato, con l'importante differenza che, spesso, questo genere di attività è corredato da una importantissima componente sociale.
Anche in questo caso, capita molto spesso che le associazioni ludiche organizzino eventi di scambio di giochi presso le loro sedi, magari con la possibilità di lasciare il gioco in visione per altri associati, così che questi possano fare delle offerte ad hoc.
E noi? Noi per adesso vi diamo qualche consiglio, ma occhi aperti: la nuova stagione Ludimus è alle porte. Potreste avere delle belle sorprese.

Andrea

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