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Passatempi notturni e altre cose sfiziose

Cinquina Ludica soft per il post-cena

Fingiamo per un attimo che abbiate intenzione di dare in pasto una delle vostre serate ai vostri demoni interiori. Mi riferisco a quelle vocine che di solito vi montano dentro nella testa e vi sussurrano frasi come: “prendi il gelato grande al cioccolato e burro” oppure “bene, adesso brucia il cadavere”.
Insomma, fingiamo che quelle vocine prendano di nuovo il sopravvento sul vostro cervello da giocatore da tavolo e lo spingano a compiere un atto contro natura come chiamare tutti i numeri della rubrica e invitarli a casa vostra per consumare una cena insieme.
Ecco, adesso sì avete un problema serio.
Perché quelle vocine losche nella vostra testa non solo vi hanno dato un'altra idea idiota a cui ormai vi toccherà anche dare seguito, ma anche perché si sono ben guardate da suggerirvi anche come organizzare il tutto.
E dunque, ora avete in lista quasi una decina di persone (!) che si apprestano ad impestarvi casa senza però avere mezza idea di come gestire la componente ludica del vostro party. Come si usa dire in questi casi: “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”.
Ma niente paura: voi leggete questo blog, e noi siamo delle vocine molto più benevole e coscienziose di quelle che avete nella testa. Possiamo darvi noi un suggerimento su cosa intavolare per soddisfare gli appetiti dei vostri invasori, compresi quelli che ancora pensano che i giochi da tavolo si facciano tutti muovendo i carrarmatini per conquistare Parco della Vittoria. Qui sotto vi abbiamo preparato una bella lista di giochi leggeri per passare serate tranquille.
Ora fermatevi. Rileggete questa parola.
Tranquille”.
Sentite che bella. Non vi fa sentire già a vostro agio?
E quindi, sdraiatevi. Non temete, rilassatevi. Da qui in avanti penseremo a tutto noi.
A parte per la cena.
Per la cena vi dovete arrangiare.

#1: Un contorno di pallottole - BANG!

Bang!
Cosa c'è di meglio di una bella sparatoria dopo cena? Figuratevi un confronto alla messicana, cespugli che vagano tra di voi nel torrido calar del sole, terribili pistoleri senza un briciolo di coscienza e litri di birra per curare le vostre ferite.
BANG!, oltre ad essere un sempreverde tra i party-games, è il gioco da tavolo made in Italy forse più conosciuto nel mondo. I giocatori assumono le fattezze di cowboy e cowgirl del Vecchio West e si affrontano a colpi di pistola, gatling e dinamite. E però, a differenza dei giocatori che li impersonano, ognuno di questi personaggi non sta partecipando al duello (triello? quadrello? cinquello?) solo per sete di sangue: ciascuno ha una propria identità e un proprio ruolo segreto. Alcuni, come i banditi, combattono per sé stessi; altri, come lo sceriffo (l'unico di cui tutti sappiano con certezza l'identità) e il suo vice, combattono per ristabilire l'ordine; altri ancora, rinnegati, ondeggiano tra il bene e il male, cercando il proprio posto nel grande schema delle cose. Il mezzo con cui raggiungere questo fine? Ma ovviamente, freddare tutti quelli che sono d'ostacolo.
Un gioco perfettamente adatto a quei gruppi di gioco che vorrebbero tanto farla finita con gli altri una volta per tutte, ma che per ora preferiscono surrogare il tutto con delle carte da gioco.

#2: Il tradimento è un piatto che va servito freddo - The Resistance: Avalon

Avalon
Alla corte di Camelot l'impensabile è accaduto: Re Artù è morto, ed il male serpeggia tra le sale della Tavola Rotonda. Tra di voi si nasconde una massa di traditori il cui unico scopo è rendere il mondo un posto peggiore. E nel gioco succede la stessa cosa.
Avalon è una variante del celeberrimo The Resistance, storico gioco di ruoli segreti sul modello Lupus In Tabula o Mafia, che aggiunge ruoli specifici alla classica meccanica di squadre segrete che si mostrava già nel gioco originale.
In Avalon ciascun giocatore appartiene segretamente a una delle due fazioni in guerra e ricopre un ruolo preciso, altrettanto segreto. Il problema, è che, proprio come nella vita reale, solo i giocatori del Male conoscono i propri compagni, mentre quelli del Bene possono solo cercare di capire quali che siano i propri avversari, cosa che dovranno fare alla cara vecchia maniera: andando in ansia e sospettando di tutto e di tutti.
Sempre come nella vita reale, l’unico buono a sapere chi è cosa, è Mago Merlino. Mago Merlino quindi dovrà cercare di coordinare i suoi alleati senza esporsi troppo, in modo da completare la maggioranza delle missioni senza che i cattivi gli mandino un Assassino a casa (facendo così perdere comunque la partita ai buoni).
Se vi piace puntare il dito contro i vostri più cari amici e accusarli per i crimini che avete commesso voi, questo è il vostro gioco.

#3: Cena con il morto - Mysterium

Mysterium
Se avete un amico che volete fare stare zitto per un'oretta, perché non fargli fare il fantasma in questo gioco di logica deduttiva sul modello del noto Dixit?
Piazzatelo dietro al tabellone e incaricatelo di assegnare specifici elementi ai vari personaggi che si aggirano nel maniero infestato dove vi trovate. Dopodiché, ditegli che è il caso che non apra la bocca, perché è parte dello spirito del gioco (ahah, “spirito”, “fantasma”... T_T).
Ora, a voialtri toccherà cercare di capire, solamente per mezzo di carte dalle illustrazioni improbabili, quali assurdi ragionamenti possa avere fatto il vostro amico per poter collegare queste ultime all'oggetto in questione. Dovrete farlo insieme, perché a fine serata vi toccherà anche risolvere il “misterone finale”, pena una sconfitta condivisa e l’immancabile scaricabarile di responsabilità.
Vi intriga? No? Cercate di tenere a mente che metà del divertimento è accusare la vostra vittima di qualche forma di demenza e addossargli il fallimento della serata.

Sapevo che vi sarebbe piaciuta l’idea.

#4: Dolci dolci maledizioni - Vudù

Vudù
Se, come me, siete il genere di persona che ama infliggere ai propri più cari amici e familiari profonde e insensate umiliazioni, allora dovreste procurarvi la versione completa del secondo gioco made in Italy di questa lista.
Si vede anche in questo caso che il gioco è nostrano, perché siamo passati dalla violenza a mano armata al bullismo sociale: Vudù è il genere di gioco che si gioca con una manciata di dadi, una pila di “carte maledizione” con indicate sciocchezze livello asilo nido, e una buona dose di misantropia velata da “party-game”. A partire da questi elementi, ricostruire il meccanismo del gioco è molto semplice: si tirano i dadi, si lanciano maledizioni e si fa soffrire il prossimo.
Il come specifico è naturalmente variabile, dato che ogni carta maledizione ha una sua unicità. Si va dall'acqua di rose, come l'obbligo della parlata in falsetto; all'hard-core spinto e lurido delle carte che comportano una scelta tra la propria mobilità articolare a lungo termine e la basilare dignità umana.
Ricordiamo poi che le maledizioni non sono mutualmente escludenti, sicché non è improbabile che a un giocatore possa toccare qualcosa come “tenendo la testa sul tavolo, ruota su te stesso prima di tirare i dadi, ma senza piegare le ginocchia”. Il tutto ovviamente frutto della naturale tendenza cospiratoria degli altri giocatori.
Un gioco che dimostra che essere compassionevoli con gli altri non è il modo migliore per rallegrare una serata in compagnia.

#5: Ammazzacaffè col nemico - The Chameleon

The Chameleon
In ogni gruppo di amici c'è sempre quello che, in modo affezionato ed eufemistico, viene sempre indicato come il fondoschiena umano della compagnia. Il riferimento è chiaramente al genere di persona che crede di poter anteporre le proprie fregnacce alla realtà dei fatti, e che pensa di poterla dare a bere a chiunque.
L'errore esistenziale di questa persona è non sapere nascondere le proprie esagerazioni altrettanto bene che gli altri membri del gruppo, come noto. Ecco, questo gioco è il modo per mostrargli/le come si deve fare a far sembrare vere le peggio stupidaggini.
In The Chameleon tutti i giocatori si trovano di fronte una serie di parole collegate ad un tema (che potrebbe andare da argomenti come le serie TV alla musica, dagli animali ai mezzi di trasporto) e tirano un paio di dadi. I dadi, incrociati, indicano una parola in particolare tra quelle presenti, secondo uno schema che tutti i giocatori hanno davanti agli occhi, riprodotto su una carta che hanno ricevuto a inizio partita.
O meglio, che tutti i giocatori hanno ricevuto, meno uno. Infatti, chi tra tutti riceve la temuta carta del Camaleonte non sa proprio di cosa si stia parlando, dato che non ha nessuno schema di fronte.
Il Camaleonte dovrà pertanto cercare di dare a bere agli altri di sapere senza destare troppi sospetti. Cosa molto difficile, dato che tutti i giocatori saranno chiamati a pronunciare una parola che abbia qualcosa in comune con quella indicata dallo schema.
Per fortuna, solo il Camaleonte sa di essere tale, e avrà quindi un'arma segreta dalla sua: la sua proverbiale faccia da culo. E quindi, fantasia, dissimulazione e accuse agli innocenti saranno l'unico modo per spuntarla. Lo scopo, è fare in modo che siano altri a essere indicati come Camaleonte, e così sventolargli la carta sotto il naso ridendo come una carogna (o magari spingerli a rivelare dettagli importanti per poter indovinare la parola dopo essere stato beccato, che è l'altro modo che ha per vincere).
Giocateci: se a fine serata non vi sarà salita la paranoia che i vostri invitati vi abbiano mentito per tutta la vita, è perché ne avete già le prove. Nel qual caso, beh, buon per voi: a volte le vocine nella testa hanno il loro uso.

Andrea

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