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Stegmaier, copia autografata cercasi

Come libri, fumetti e film, anche i giochi da tavolo hanno degli autori. Ci sono quelli che sono più propensi a disegnare giochi immediati, semplici e veloci, che sono capaci di avvicinare persone non use a questo mondo, ed altri che puntano a spremerti le meningi fino a che l’ultimo dei tuoi neuroni non chiede perdono facendo harakiri.
Oggi ci troviamo di fronte a uno dei miei autori preferiti: Jamey Stegmaier.

Jamey non è certo famoso per essere un disegnatore di filler o un distruggi-cervelli: sta nel mezzo, ed è comunque in grado di creare dei capolavori che nascondono sempre plot twist, meccaniche capaci di farti innamorare, oggetti che si trasformano, malus che diventano bonus.
Il sapersi adattare e lo stare sempre alcuni passi avanti agli altri giocatori la fanno da padrone.

Vi starete domandando come mai Stegmaier è il mio autore preferito… Beh, che dire: potrei fare un’analisi profonda basata su meccaniche, sul valore dell’investimento del tempo che impiego a giocarlo… Ma sarebbero solo parole.
Quello che posso assicurarvi è che appena posiziono il primo meeple ci sono dentro. Mi immergo immediatamente nell’ambientazione perfetta, mi figuro come parte del gioco stesso, come uno dei tanti ingranaggi designati a dover fare muovere gli altri. Ogni partita mi lascia sempre con la sensazione di non aver dato abbastanza, di non aver creato il perfetto incastro, la perfetta armonia, e mi lascia con la voglia di migliorarmi, con una voglia di rigiocare.
Questa sensazione mi capita con pochi giochi.
Mi capita solamente con questo autore.
Ecco perché è il mio preferito.
Ed ecco perché ve ne parlo.

Scythe

Scythe

È un periodo di disordini nell'Europa degli anni '20. Le ceneri della prima guerra mondiale oscurano ancora la neve. La città-stato capitalista conosciuta come "The Factory", che ha alimentato la guerra con mech pesantemente corazzati, ha chiuso i battenti, attirando l'attenzione di numerosi paesi vicini.

Scythe è ambientato durante un passato alternativo. Un tempo di agricoltura e guerra, cuori infranti e ingranaggi arrugginiti, innovazione e valore.
In Scythe, ogni giocatore rappresenta un leader caduto che tenta di ripristinare il proprio onore e di condurre la propria fazione al potere nell'Europa orientale. I giocatori conquistano territori, arruolano nuove reclute, raccolgono risorse, attraggono abitanti nel loro dominio, costruiscono strutture e attivano mostruosi mech.
Giocando, bisogna sempre tenere a mente che farsi voler bene non è affar facile.

Viticulture

Viticulture
Ci si ritrova nella Toscana rustica e pre-moderna, dopo aver ereditato un magro vigneto. Alcuni appezzamenti di terra, un vecchio rudere, una piccola cantina, tre lavoratori... E il sogno di possedere la migliore cantina d’Italia.

Ogni giocatore ha il compito di allocare i suoi viticoltori, di organizzare visite per completare attività durante tutto l'anno e, ovviamente, di produrre il miglior vino di sempre. Come nella realtà, ogni stagione è diversa dall’altra. I lavoratori avranno compiti diversi nel vigneto a seconda se il sole spacca le pietre o se queste sono coperte da un leggero strato di neve.
Avete mai visto vendemmiare in primavera? Nemmeno Stegmaier.

Tapestry

Tapestry
Creare la civiltà con una storia leggendaria non è semplice.
Creare la civiltà partendo dal nulla lo è ancora di meno.
Si va dal passato al futuro, incontrando eventi e persone reali, con l’unico scopo di essere migliori, i migliori di sempre.
Scienza, tecnologia, esplorazione e prodezza militare saranno i sentieri che ogni giocatore dovrà calcare e imparare a conoscere per conquistare il potere tanto bramato e per fare quello che il caro Prof ha sempre voluto fare: tentare di conquistare il mondo.
Abbellire la capitale, migliorare le entrare, guadagnare successo e fare in modo che la propria storia venga raccontata nei secoli a venire… E tutto questo in solo 4 pagine di regolamento.

Post scriptum

Ciao Jamey!
Se leggi questo articolo sappi che il mio Scythe non è ancora autografato <3

Mattia

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