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Antoine Bauza

Il modo in cui Antoine Bauza è diventato il mio designer preferito è un percorso comune a molti: ho provato un suo gioco più o meno per caso, mi è piaciuto molto, quindi ho iniziato a fare attenzione al nome dell'autore sulle scatole dei giochi. Non è stato difficile trovare altri suoi giochi che mi piacessero, visto che hanno avuto un successo tale da permettergli di abbandonare il suo lavoro da insegnante e iniziare a fare giochi da tavolo come suo lavoro principale. Nei quasi quindici anni di attività Bauza ha sfornato abbastanza giochi da rendere il mio lavoro di appassionato/collezionista molto più difficile del previsto

Come vedrete ci sono poche costanti nei suoi design: sono principalmente giochi di complessità media-semplice adatti alle famiglie, e ci sono dei temi ricorrenti nelle ambientazioni. Poco altro rimane costante: ci sono cooperativi e competitivi, giochi basati su carte, tessere, dadi e giochi di destrezza. Iniziamo dai suoi giochi più famosi, quelli che l'hanno reso conosciuto all'interno del mondo dei giochi da tavolo.

I grandi successi

7 Wonders
Il suo più grande successo commerciale è senza dubbio 7 Wonders, gioco di carte del 2010 che permette da 3 a 7 giocatori di crescere civiltà attraverso 3 diverse ere temporali, combattendo con i vicini, avanzando tecnologicamente e costruendo edifici. Tutto questo in svolge in soli 30/45 minuti, indipendentemente dal numero di giocatori, grazie ad un meccanismo di draft di carte che permette a tutti i giocatori di essere sempre coinvolti. Le regole piuttosto semplici ed insieme alla rigiocabilità, resa enorme dall'esistenza di numerose espansioni, e la vittoria al Kennerspiel des Jahres lo hanno reso uno dei più grandi successi dello scorso decennio.
Questo è stato il suo primo gioco che ho provato, ancora all'inizio del mio viaggio fra i giochi da tavolo, ma nonostante mi fosse piaciuto non ci fu abbastanza per farmi notare il nome dell'autore.

Ho iniziato a farci attenzione solo con quello che divenne in fretta il mio gioco preferito. Ho già scritto in passato di Hanabi (ed ammorbato chiunque mi abbia chiesto informazioni a riguardo) quindi eviterò di dilungarmi troppo. Vincitore dello Spiel des Jahres del 2013, è un piccolo gioco cooperativo di carte, molto divertente da giocare con neofiti, straordinario se giocato con regolarità dallo stesso gruppo. Le carte vengono tenute all'incontrario, quindi hai perfetta visibilità delle carte dei compagni, ma devi dedurre le informazioni nella tua mano tramite il passaggio di indizi. Nonostante tutti gli anni passati e le innumerevole partite fatte ci gioco ancora con la frequenza dei primi mesi, e non credo che mi stuferò a breve.

Hanabi mostra anche uno dei tratti distintivi di Bauza: la sua passione per il Giappone. Come vedremo nella prossima sezione, tanti dei suoi giochi sono ambientati nel paese del sol levante.

Verso il giappone

Takenoko

Takenoko fu il primo gioco che provai attirato dal nome del designer, alla fiera dei giochi di Bolzano. L'imperatore della Cina ha regalato all'imperatore del Giappone un panda, per la gioia del giardiniere che dovrà ospitarlo nel giardino imperiale. I giocatori devono manovrare panda e giardiniere in modo da sfamare l'animale, irrigare correttamente le piante di bambù e farle crescere secondo specifici pattern, in modo da ottenere il favore dell'imperatore e vincere la partita. Si tratta di un gioco di grande presenza scenica, con il colorato giardino di bambù che si espande nel corso della partita ed le torri di bambù che si alzano dal tavolo dando tridimensionalità al gioco. Con l'espansione che aggiunge la signora panda ed i piccoli pandini ottiene abbastanza profondità e rigiocabilità da renderlo una costante fra i miei giochi.

Mantenendosi sul tema del Giappone incontriamo un altro gioco adatto a giocatori anche neofiti, con meccaniche semplici ma al contempo originali: Tokaido. In questo gioco i giocatori attraversano la tratta di Tokaido, una delle cinque storiche strade del giappone nel 1600, con il nobile obiettivo di godersi il viaggio il più possibile. Anche se hanno la possibilità di arrivare in molta fretta alla loro destinazione, per compiere il viaggio migliore dovranno fermarsi spesso, parlare con sconosciuti, visitare templi ed ammirare splendidi paesaggi. Un gioco rilassante per chi non vuole avere fretta, soprattutto quando viaggia.

Ghost Stories invece è uno dei primi design di Bauza, pubblicato ancora nel 2008 prima del grande successo di 7 Wonders. Si tratta di un gioco cooperativo in cui un numero di monaci devono difendere un villaggio dall'arrivo di un numero enorme di spiriti malvagi guidati dal temibile Wu-Feng. I giocatori controllano i movimenti dei monaci, attivando i poteri degli abitanti del villaggio e sfruttando capacità speciali per combattere gli spiriti tramite un semplice sistema basato su dadi. Nuovi spiriti continuano ad arrivare ad ogni turno, distruggendo le parti del villaggio che toccano ed avvicinando l'arrivo del loro signore. Negli scorsi anni Bauza ha lavorato ad una nuova versione, Last Bastion, aggiustando numerose regole e cambiando l'ambientazione in una cittadella fantasy assediata dalle forze del male. In entrambi i casi si tratta di un gioco dalle regole semplici, ma dalla strategia molto difficile da mettere in pratica con successo.

Collaborazioni

Piccolo Principe
Anni dopo l'uscita di 7 Wonders Bauza è tornato al gioco che gli ha dato tante soddisfazioni e, insieme a Bruno Cathala (altro designer francese di grande successo, autore di Five Tribes, KingDomino, Cyclades e numerosi altri giochi) ha cercato di risolvere il punto debole del suo vecchio gioco. Anche se il regolamento conteneva una variante per 2 giocatori, 7 Wonders doveva essere giocato in 3 o più giocatori per dare il meglio di sé. In 7 Wonders Duel Bauza e Cathala introducono una meccanica di draft fra due giocatori che permette al gioco di avere maggiore profondità strategica mantenendo il feeling di creazione di civiltà che aveva reso il suo predecessore un grande successo. In aggiunta, è possibile vincere la partita prima della fine naturale tramite vittorie militari o scientifiche, aggiungendo quindi ulteriore tensione al gioco. 7 Wonders Duel è al momento il gioco di Bauza che si trova più in alto nelle classifiche di BoardGameGeek, a testimoniare quanto è stato amato.

Bauza e Cathala hanno anche collaborato nella creazione di un altro gioco, ispirato ad uno dei grandi classici della letteratura per bambini:Il Piccolo Principe. In questo gioco da 2 a 5 giocatori competono nel creare il pianeta più bello, scegliendo tessere rappresentanti vari personaggi con le illustrazioni originali di de Saint-Exupery. La scelta di queste tessere può risultare estremamente cattiva, visto che i giocatori hanno molto controllo per fare arrivare le tessere giuste (o sbagliate) agli altri giocatori. Nonostante questo il tema viene ben rappresentato, i vari personaggi ed animali che puoi ospitare sul tuo pianeta hanno regole che verranno immediatamente riconosciute dai fan del libro.

Gli altri

Bauza è un designer molto prolifico, per cui nonostante il mio impegno ho una lunga lista di giochi da provare. Samurai Spirit è un cooperativo ispirato al film I Sette Samurai. In Rampage (conosciuto anche come Terror in Meeple City) i giocatori sono mostri che devono distruggere una città di Meeple con colpi di dita. Si può andare nelle profondità degli abissi con sottomarini personalizzati in Oceanos, o creare un parco di dinosauri in Draftosaurus.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti. Mi sa che a questo ritmo dovrò aspettare che vada in pensione prima di completare la mia missione, ma a soli 42 anni Bauza ha ancora avanti tanti giochi da farci provare.

Alessio

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